Non è stato
dato la fortuna, a quelli della mia età, di conoscere il più grande leader della
storia romena. Un politico, con un particolare carattere mistico e religioso di
natura veramente rivoluzionaria, fondatore del movimento conosciuto con il nome
di “Guardia di ferro”.
Benché poche
sono le briciole su
Codreanu trovate in Italia nelle biblioteche e nulla mi viene riportato da conoscenze
rumene, qualcosa ho trovato sul web. Qualcosa che attrasse ben presto studenti,
intellettuali, contadini ed operai di quel tempo.
Premetto ciò
che scrisse il giornalista Indro Montanelli in un’intervista allo stesso
Codreanu:
“ Non
aveva nessuna idea del denaro (…) Sua moglie doveva sottrargli di nascosto il
denaro, quando ce n'era, per impedirgli di farne dono ai poveri e agli amici,
che erano poveri anch'essi ”.
Non posso nemmeno
negare ciò che scrisse di Codreanu lo storico ebreo-ungherese Nicholas
Nagy-Talavera:
“ Improvvisamente
nella folla intervenne il silenzio… Carisma è una parola inadeguata per
definire la strana forza che emanava da quell'uomo. (…) E così, in silenzio,
egli restò in mezzo alla folla. Non aveva nessun bisogno di parlare. Il suo
silenzio era eloquente; egli sembrava esser più forte di noi, più forte
dell'ordine del prefetto che gli vietava di parlare. (…) In più di un quarto di
secolo io non ho mai dimenticato il mio incontro con Corneliu Zelea Codreanu “.
Mi preme infine
citare quanto lo stesso Corneliu Zelea Codreanu scrisse prima di essere massacrato
con altri amici e gettato in una fossa comune:
“ Il nostro movimento legionario ha soprattutto il
carattere di una grande scuola spirituale. Esso tende ad accendere fedi
insospettate, esso mira a trasformare, a rivoluzionare le anime. Gridate
ovunque che il male, la miseria, la rovina vengono dall'anima. L'anima è il
punto cardinale sopra il quale si deve operare nel momento attuale. L'anima
dell'individuo e l'anima del popolo. Sono una menzogna tutti i programmi nuovi
e i sistemi sociali fastosamente ostentati al popolo, se alla loro ombra ghigna
la medesima anima malvagia, la medesima mancanza di coscienza verso
l'adempimento del dovere, il medesimo spirito di tradimento verso tutto ciò che
è romeno, la medesima dissolutezza, il medesimo spreco e il medesimo lusso.
Chiamate l'anima della stirpe a una vita nuova “.
Dedicato alle anime disoneste di
questo Paese. E al popolo che dorme. zac
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