giovedì 28 giugno 2018

Corneliu Zelea Codreanu, l'eroe dimenticato


Non è stato dato la fortuna, a quelli della mia età, di conoscere il più grande leader della storia romena. Un politico, con un particolare carattere mistico e religioso di natura veramente rivoluzionaria, fondatore del movimento conosciuto con il nome di “Guardia di ferro”.

Benché poche sono le briciole su Codreanu trovate in Italia nelle biblioteche e nulla mi viene riportato da conoscenze rumene, qualcosa ho trovato sul web. Qualcosa che attrasse ben presto studenti, intellettuali, contadini ed operai di quel tempo.

Premetto ciò che scrisse il giornalista Indro Montanelli in un’intervista allo stesso Codreanu:
Non aveva nessuna idea del denaro (…) Sua moglie doveva sottrargli di nascosto il denaro, quando ce n'era, per impedirgli di farne dono ai poveri e agli amici, che erano poveri anch'essi ”.

Non posso nemmeno negare ciò che scrisse di Codreanu lo storico ebreo-ungherese Nicholas Nagy-Talavera:
Improvvisamente nella folla intervenne il silenzio… Carisma è una parola inadeguata per definire la strana forza che emanava da quell'uomo. (…) E così, in silenzio, egli restò in mezzo alla folla. Non aveva nessun bisogno di parlare. Il suo silenzio era eloquente; egli sembrava esser più forte di noi, più forte dell'ordine del prefetto che gli vietava di parlare. (…) In più di un quarto di secolo io non ho mai dimenticato il mio incontro con Corneliu Zelea Codreanu “.

Mi preme infine citare quanto lo stesso Corneliu Zelea Codreanu scrisse prima di essere massacrato con altri amici e gettato in una fossa comune:
“ Il nostro movimento legionario ha soprattutto il carattere di una grande scuola spirituale. Esso tende ad accendere fedi insospettate, esso mira a trasformare, a rivoluzionare le anime. Gridate ovunque che il male, la miseria, la rovina vengono dall'anima. L'anima è il punto cardinale sopra il quale si deve operare nel momento attuale. L'anima dell'individuo e l'anima del popolo. Sono una menzogna tutti i programmi nuovi e i sistemi sociali fastosamente ostentati al popolo, se alla loro ombra ghigna la medesima anima malvagia, la medesima mancanza di coscienza verso l'adempimento del dovere, il medesimo spirito di tradimento verso tutto ciò che è romeno, la medesima dissolutezza, il medesimo spreco e il medesimo lusso. Chiamate l'anima della stirpe a una vita nuova “.

Dedicato alle anime disoneste di questo Paese. E al popolo che dorme. zac

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